Venezia: il Leone d’oro alla carriera per Roberto Benigni

L’attore e regista premiato con il Leone d’oro, per la sua ironia, cultura e geniale comicità nonché il suo modo originale e sapiente di arrivare al cuore delle persone, ha ricevuto a Venezia il Leone d’oro alla carriera. Dopo l’assegnazione dell’ambito premio cinematografico Roberto Benigni ha tenuto una masterclass in cui ha parlato del suo avvicinamento al cinema e di come i suoi maestri Charlot, Tati, Keaton, Totò ma anche Fellini e Bertolucci hanno influenzato il suo modo di fare cinema.

Il riconoscimento al regista, attore e sceneggiatore è stato consegnato nella Sala Grande del Palazzo del Cinema lo scorso 1 settembre, di seguito riportiamo le dichiarazioni del vincitore e del direttore della manifestazione che hanno espresso con parole di soddisfazione il loro stato d’animo.

LE DI CHIARAZIONI:

Nel ricevere l’ambito premio Roberto Benigni, ha dichiarato: “Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine. È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”.

Anche il Direttore Alberto Barbera ha espresso il suo massimo assenzo per la vittoria di Beningni con queste parole: “Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali. Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in  volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni. Con ammirevole eclettismo, senza mai rinunciare a essere se stesso, è passato dal vestire i panni dell’attore comico tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di regista memorabile in grado di realizzare film di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più apprezzato interprete e divulgatore della ‘Divina Commedia’ dantesca. Pochi artisti hanno saputo come lui fondere la sua comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interprete – al servizio di grandi registi come Federico Fellini, Matteo Garrone e Jim Jarmusch – nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario”.