La Fondazione Menegaz di Castelbasso si aggiudica due bandi SIAE e MIBACT

E’ risultata vincitrice del bando “Per chi crea” promosso da SIAE e MIBACT la Fondazione Menegaz di Castelbasso, piccolo centro del comune di Castellalto (TE) che da sempre si impegna in ambiziosi progetti volti alla divulgazione dell’arte contemporanea.
Il progetto prevede la realizzazione di due installazioni tra loro connesse, che nasceranno dall’incontro e dalle storie degli abitanti di Castelbasso.


LE CHIAVI E LA SOGLIA

Le chiavi e la soglia di Alessandro Fonte, a cura di Pietro Gaglianò, è un progetto ideato dalla Fondazione Malvina Menegaz con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Esso prevede la realizzazione di due installazioni, tra loro connesse: una campana realizzata dalla fusione delle chiavi raccolte presso gli abitanti di Castelbasso e dei comuni del territorio che l’artista incontrerà chiedendo loro le storie e le memorie connesse. Il sito dell’installazione nello spazio pubblico di Castelbasso, sarà individuato ascoltando le esigenze del luogo e le aspirazioni degli abitanti.
La seconda azione prevede la realizzazione di sculture in cemento (o in altro conglomerato) che replicano alcune sedie raccolte in case private. Le sedie verranno disposte in cerchio nel giardino frutteto che si trova alle porte del paese e che recentemente è stato acquisito dalla Fondazione. Presso entrambe le installazioni una targa che spiegherà la genesi dell’opera e menzionerà i donatori delle sedie originali.
Il progetto parte da una accurata riflessione sulla situazione attuale del paese di Castelbasso, sulla sua condizione legata all’emigrazione e al progressivo spopolamento condiviso con moltissimi altri comuni e aree periferiche d’Italia.
In questa situazione di crisi economica e sociale (in una concatenazione di cause ed effetti che incidono anche sul paesaggio, sulla tenuta delle infrastrutture, sui servizi, sulla manutenzione) accade spesso, e forse con maggiore frequenza nel Mezzogiorno, che sia la produzione artistica e culturale a rivitalizzare le comunità: da qui parte un processo di cura dei luoghi e delle relazioni, che attrae visitatori, stimolando e riattivando attività economiche e produttive, e soprattutto innesca senso di appartenenza, apre all’accoglienza e alla contaminazione.


MODELLARE L’ACQUA

Modellare l’acqua è il progetto dell’artista Mario Airò, a cura di Simone Ciglia, promosso dalla Fondazione Malvina Menegaz vincitore del bando Italian Council 2019, concorso ideato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Modellare l’acqua prosegue il percorso di valorizzazione delle eccellenze artigianali abruzzesi che innerva una delle linee programmatiche della Fondazione Malvina Menegaz. L’Abruzzo possiede un’enorme ricchezza di tradizioni legate all’artigianato, un patrimonio che sta incontrando un rinnovato interesse. Tramite il confronto fra artigiani, piccole e grandi imprese, designer, artisti, esperti di tecnologia, la Fondazione ha voluto ribadire che i frutti di questa tradizione possono essere testimonianze di comunità in movimento, “prodotti ad alta intensità di cultura” capaci di costituire un formidabile fattore di crescita culturale, economica e sociale
Pertanto, dopo la vincita della III edizione del bando con l’arazzo di Stefano Arienti, Retina, il nucleo del progetto nasce guardando ad un’altra tradizione artigianale del territorio, la ceramica di Castelli. Il paese in provincia di Teramo è storicamente uno dei maggiori centri di produzione ceramica in Italia, che ha toccato i vertici qualitativi nel Cinque e Seicento. Nella modellazione castellana Airò ha riconosciuto le qualità ideali per formalizzare la propria idea progettuale, nata dalla fascinazione per il mondo naturale e i fenomeni legati all’acqua. Interpretando in senso contemporaneo la maiolica, l’artista ha ideato un’installazione che rielabora il tema della fontana, modellando una forma ispirata poeticamente al greto di un fiume che fa da supporto a un ciclo di scorrimento di olio.

La nuova realizzazione affidata ad Airò farà da cornice a una serie di attività finalizzate ad avvicinare i visitatori alla produzione ceramica, con una serie di attività di tipo laboratoriale indirizzate a studenti, avvicinati e resi partecipi del processo di realizzazione dell’opera.
La nuova opera sarà presentata ed esposta prima in Albania, nella città di Tirana, in un spazio dedicato all’arte contemporanea, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, poi a Castelbasso nell’ambito dell’omonima manifestazione. L’esposizione sarà accompagnata da una serie di materiali documentari che descrivono il processo di creazione, introducendo al visitatore le complessità di una tecnica che nella sua storia secolare non ha cessato di sollecitare la creazione artistica. I
Il progetto vede come partner: Artribune, l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, l’Officina delle Invenzioni di Pescara, il Liceo artistico statale per il design Grue di Castelli (Teramo) e il Mic, Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (riconosciuto dall’Unesco Espressione dell’arte ceramica nel mondo).

 

FONTE: http://www.fondazionemenegaz.it/fondazione/